venerdì 20 luglio 2012

PROSEGUE IL NOSTRO VIAGGIO: ora è la volta di Zona 4


Pur non essendo tra le partizioni della città meno favorite, la zona 4 appare fortemente disomogenea, in termini di quella che ho sin qui chiamato la “qualità oggettiva della vita”, vale a dire l’accessibilità – entro una distanza conveniente – ai principali servizi da parte dei cittadini residenti in un qualsivoglia punto di Milano. La figura mostra la distribuzione, riferita appunto alla zona 4 – dell’indice globale elaborato dal sistema CCM: ogni n. civico riceve un colore a seconda del valore dell’indice (compreso tra 1 e 100); la scala cromatica è indicata a destra della figura e varia da colori bruno-rossicci per i valori minimi fino alle tonalità di blu più intense per quelli massimi.

 
Nella figura sono indicate 5 località: viale Premuda 14, dove riscontriamo il massimo dell’indice per zona 4; Via Zama 23, Via Cassinis 73 e via Barabino 8, dove l’indice denota valori molto bassi nonostante nessuna di queste si possa definire come appartenente all’estrema periferia, ed infine via Tacito 8, collocata in una posizione più centrale, e tuttavia contraddistinta da un indice inferiore rispetto alle aree immediatamente contigue.

Ecco una panoramica di via Zama e via Cassinis, anch’esse “vittime” in qualche modo della rete ferroviaria milanese:
 
Via Barabino fa invece parte del quartiere che si estende a sud di piazzale Corvetto:
Infine anche via Tacito, come le prime due, appare in qualche modo sacrificata dal percorso ferroviario:

 
Vediamo ora il “profilo” che caratterizza ciascuna  di queste unità abitative sotto il punto di vista dei servizi disponibili (come in precedenza si è impiegato per i calcoli un raggio di 500 mt). Al solito, ho raggruppato per comodità i principali servizi entro le seguenti categorie:

·         mobilità: comprende il trasporto pubblico e privato (taxi)
·         salute: ospedali e farmacie
·         istruzione: scuole per l’infanzia, primarie e secondarie, istituti professionali, licei e università
·         cultura e informazione: biblioteche ed edicole
·     consumi alimentari e casa: supermercati, mercati all’aperto, negozi alimentari, gastronomia, panetterie, drogherie
·         servizi bancari: sportelli bancari
·         tempo libero non “conviviale”: cinema, teatri, discoteche, bar
·         tempo libero “conviviale”: ristoranti, pizzerie
·         sport: impianti sportivi, palestre
·         verde pubblico: parchi, giardini
·         luoghi di culto: chiese, sinagoghe, moschee
·         uffici postali.

Per ogni ubicazione sono riportati 3 dati: 

·         il n. di unità comprese entro il raggio convenuto
·         la % di tale valore rispetto alla corrispondente media calcolata per l’intera via
·       la % del medesimo valore rispetto a quello corrispondente ottenuto per viale Premuda 14, che – come si è visto – costituisce il picco massimo per zona 4.

Il significato dei due colori è il seguente. Sono contraddistinti da azzurro chiaro i valori pari a zero di ciascuna località nel caso che la media corrispondente per l’intera via sia maggiore di zero. Il colore violetto sta invece ad indicare assenza della categoria di servizi per l’intera via, e dunque anche per la località in essa compresa. 



Vale la pena osservare che, per i primi 3 casi, l’indice globale oscilla tra un quindicesimo ed un decimo di quello di viale Premuda 34: una distanza che non può certo lasciare indifferenti. Particolarmente sconfortante è il quadro prospettato per via Zama 23: un n.civico particolarmente penalizzato, se il suo indice rappresenta soltanto poco più del 50% di quello medio dell’intera via, che nel complesso appare essere quella socialmente più “isolata” tra quante sono state prese in considerazione.

Ancora una volta si ha la conferma della sostanziale ubiquità del trasporto pubblico (da queste parti i taxi non sono frequenti, per non parlare del bike sharing …): questo servizio rappresenta perciò il vero connettivo, il “collante” che tiene assieme il territorio cittadino.

Da ultimo, cosa penalizza in particolare il n. 8 di via Tacito? L’accesso a supermercati e negozi alimentari e per la casa, alle fermate di mezzi pubblici più vicine, ad uno sportello bancario e ad una palestra o impianto sportivo. Quanto ai ristoranti, la scelta è larga: a portata di mano ce ne sono ben 11.

Milano, 20 luglio 2012                             Claudio Conti

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